Con il Decreto del 4 aprile 2023, n.59, entrato in vigore il 15 giugno 2023, si pone maggiore attenzione al RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, uno strumento su cui il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il MASE, fonda il sistema di tracciabilità dei rifiuti e prevede una digitalizzazione dei documenti relativi alla gestione dei rifiuti.
Esso è suddiviso in due sezioni:
Stando al DM 59/2023, entrato in vigore il 15 giugno 2023, hanno obbligo di accreditamento al RENTRI:
Tutti i soggetti che rientrano in questo elenco dovranno iscriversi alla piattaforma telematica per la trasmissione dei dati inerenti alla gestione dei rifiuti entro un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del Regolamento. I costi sono variabili a seconda di numerosi fattori, tra cui le dimensioni dell’azienda.
I soggetti non obbligati ad accreditarsi dal RENTRI, o per i quali non decorre ancora l’obbligo, possono farlo volontariamente e si potranno cancellare in qualsiasi momento a partire dall’anno solare successivo.
Si ricorda, inoltre, che sono esonerati dall’obbligo di iscrizione gli imprenditori agricoli che non producono rifiuti pericolosi.
Entrato in vigore a partire dal 15 giugno 2023, le aziende che devono adempire agli obblighi di legge hanno un periodo di transizione che va dai 18 ai 30 mesi per effettuare l’iscrizione. Le tempistiche sono diversificate in base alle dimensioni dell’azienda.
L’iscrizione al RENTRI deve essere effettuata con le seguenti tempistiche:
A seguito del D.D.n59 del 4 aprile 2023 è stato pubblicato il Decreto Direttoriale n.143/2023 che definisce le modalità operative per la trasmissione dei dati al RENTRi, le modalità di accesso e di iscrizione da parte degli operatori e i requisiti informatici messi a disposizione degli operatori.
Queste modalità operative sono presentate in 18 schede articolate nei seguenti raggruppamenti: